La Pedagogia della Mediazione      

La Pedagogia della Mediazione è un modello elaborato a partire dall'osservazione dell'attività educativa che si attua all'interno di un gruppo sociale. Questa pedaggia basa la propria efficacia sul ruolo strategico del Mediatore e sull'utilizzo intensivo della Mediazione, intesa come modalità atta a rivelare capacità di apprendimento latenti e a produrre ristrutturazione cognitiva.

Psicologi come Vygotskij, Bruner, Feuerstein, Sternberg, Gardner, Goleman hanno individuato una serie di interazioni che favoriscono le capacità di apprendimento delle persone, indipendentemente dalla loro età ed hanno reso più esplicite le caratteristiche di una attività di apprendimento efficace.   Essi  affermano la modificabilità non solo nel corso del periodo evolutivo, ma a qualsiasi età e in qualsiasi fase di sviluppo.

Grazie a loro oggi il concetto di intelligenza è più articolato e  legato all'interazione tra fattori genetici, ambientali ed educativi. Risulta perciò decisiva la consapevolezza dell'importanza dell'educazione e dell'interazione sociale alla costruzione delle abilità cognitive e allo sviluppo dell'individuo.

Mediazione, intesa come la possibilità che l'adulto-mediatore ha di organizzare, prevedere e analizzare le interazioni necessarie all'educabilità cognitiva dei discenti. Il Mediatore lavorerà per conoscere “le modalità del pensare” dell'individuo e provocare quindi una modificazione strutturale del funzionamento cognitivo. Tale modificazione può essere indotta, in un contesto formativo che ha delle precise caratteristiche secondo  Feuerstein


 

 
 
  

Il Metodo Feuerstein

Il Professor Reuven Feuerstein (Romania 1921 - Gerusalemme 2014) è una delle principali figure nel vasto campo della Psicologia delle Scienze dell’Educazione. Le sue teorie nel campo della psicologia cognitiva, sono seguite e attuate in molti Paesi e, oltre al noto campo del recupero delle disabilità e dello svantaggio, la sua metodica è attualmente sperimentata in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo aziendale e quello riabilitativo.

Feuerstein concepisce la persona come un sistema globale in cui favorire lo sviluppo cognitivo significa migliorare il rapporto con se stessi e le proprie risorse, aumentare l'autostima, la competenza emotiva e la capacità di relazionarsi con gli altri. 

Feuerstein teorizza la Modificabilità Cognitiva Strutturale cioè un cambiamento duraturo, sostanziale, che determina variazioni stabili nel funzionamento cognitivo. Egli, partendo dalla definizione di intelligenza come "la propensione dell'organismo a modificarsi nella propria struttura in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli, di origine sia interna che esterna", traduce le sue teorie in aspetti operativi-procedurali che permettono la realizzazione dello sviluppo della capacità di apprendere cioè l'educabilità dell'intelligenza.

Uno dei nodi fondamentali è rappresentato dal ruolo del mediatore e dall'esperienza di apprendimento mediato.